di Nino Bellinvia

in: "Corriere del Giorno" 23 luglio 2003 - p. 21

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È stata proprio una serata di gala di grande vivacità culturale. Del resto gli ingredienti c’erano tutti. Lo si è visto subito dopo le prime frasi dell’affascinante conferenziere prof. Cosimo Damiano Fonseca, accademico dei Lincei, che ha presentato la nuova opera del prof. Pietro Dalena “Dagli itinera ai percorsi. Viaggiare nel Mezzogiorno Medievale”.

È avvenuto nei giorni scorsi presso l’Appia Palace Hotel con ideatori ed organizzatori della bella e riuscita iniziativa il Rotary Club Massafra e l’Ibam (Istituto internazionale di studi federiciani) - C.N.R. di Lagopesole (Potenza) di cui è direttore il prof. Fonseca. Dopo gli inni ufficiali (cerimoniere il prefetto rag. Emanuele Gigantesco), ha preso il via quella che è stata la prima manifestazione con il nuovo presidente del Rotary per l’anno 2003/2004 , e cioè il dott. Angelo Pupillo, che aveva ricevuto alcune settimane fa le consegne dal presidente uscente ing. Filippo Perretta.

È stato proprio il nuovo presidente del Rotary a tracciare un breve profilo dell’autore prof. Pietro DAlena, titolare di cattedra di Antichità ed Istituzioni Medievali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria di Cosenza, socio benemerito e socio corrispondente rispettivamente delle Deputazione di Storia Patria della Calabria e della Basilicata, nonché (tra l’altro) relatore in numerosi congressi nazionali ed internazionali ed autore di un centinaio di saggi e di vari volumi.

Il dott. Pupillo (che a fine serata ha anche ringraziato i presenti e manifestato la sua grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa) ha anche espresso alcune sue impressioni sulla nuova opera di Dalena, soffermandosi proprio sulla “viabilità”, o meglio sulla rete infrastrutturale del nostro Mezzogiorno, partendo dai sentieri di transumanza fino al corridoio otto. Il prof. Cosimo Damiano Fonseca, grande studioso la cui fama ha da tempo varcato i confini nazionali ed europei, ha iniziato il brillante intervento con una lunga introduzione sull’importanza del viaggio nella ideologia cristiana, avvincendo subito tutti i presenti, tra cui il vescovo mons. Pietro Maria Fragnelli (una presenza privata la sua, ma molto gradita), il prefetto di Taranto dott. Gianluca Ingrao, il comandante in capo della MM dello Jonico e del Canale di Otranto ammiraglio di squadra Paolo Mancini, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Massafra cap. Antonio Vinicio Tetta, il dirigente del C.S.A. di Taranto dott.ssa Anna Cammalleri.

Entrando in merito al volume e analizzando i diversi temi trattati, connessi con il viaggio e con le strutture varie, il prof. Fonseca ne ha evidenziato i notevoli pregi, l’originalità e la robustezza, sottolineando il notevole spessore scientifico del prof. Dalena.

Un volume che non studia soltanto il sistema viario di età imperiale, cioè le strade consolari (ha fra l’altro detto), ma anche i percorsi, cioè le adduzioni interne che rivengono dall’adattamento dell’uomo al territorio in cui opera. E il titolo del volume “Dagli itinera ai percorsi” vuole proprio significare questo rapporto. Nella sua seguita relazione si è praticamente soffermato su tre elementi. Il primo è stato “il tema del viaggio”. Cosa significa viaggiare nel Medioevo? Significa tante cose. Ed inizialmente “viaggiare” veniva considerato una punizione. Poi è diventato, invece, il tema dell’esodo, in senso positivo, e per tutto il Medioevo ha avuto dei mutamenti profondi.

Il secondo elemento che il relatore ha considerato, è stato “viaggiare nel Mezzogiorno medievale”. Ancora una domanda: “Cosa significa?”. Significa (ha subito precisato) che nel Mezzogiorno medievale non si andava nei centri interni. Il viaggiare nel Medioevo era, infatti, un viaggiare lungo le vie consolari che collegavano non città, ma territori. E ha messo in rilievo come questo abbia indicato esattamente la limitatezza dell’infrastruttura viaria del Mezzogiorno rispetto al Nord. Ciò che ancora oggi, purtroppo, diventa uno dei problemi che pesa sul Mezzogiorno, perchè non ha infrastrutture viarie adeguate.

Il terzo elemento che ha messo in luce nella sua relazione, è stato il passaggio dagli itinerari ai percorsi. Cioè la nuova visione di dinamicità che è stata messa nel territorio durante il Medioevo cercando di coinvolgere l’intera struttura territoriale come mezzo di comunicazione e di stanziamento dell’uomo medievale.

Prima dell’inizio della conferenza da parte del prof. Fonseca, c’è stato anche un breve saluto da parte di due degli ospiti della presentazione del volume: il Magnifico Rettore dell’Università della Calabria di Cosenza prof. Giovanni Latorre ed il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia della stessa Università prof. Francesco Crispini.

Presente anche Mario Adda, editore del bel volume “Dagli itinera ai percorsi” (Bari 2003), egregiamente stampato e ampiamente illustrato. Volume che rappresenta, negli studi che il prof. Pietro Dalena sta sviluppando, il terzo elemento di approdo di questa sua ricerca sulla viabilità medievale. I primi due elementi vengono dati rispettivamente dai precedenti volumi “Sistema viario e sistema fluviale tra Lucania e Calabria” (Editore Emme, Cosenza 1997) e “Ambiti territoriali, sistemi viari e strutture del potere nel Mezzogiorno medievale” (Editore Adda, Bari 2000).

Il volume presentato consta dì 308 (pagine più la copertina) e si avvale della presentazione del prof. Cosimo Damiano Fonseca. I capitoli sono sei: “Dagli itinera ai percorsi”; “Itinerari romani nel Medioevo: continuità e mutamenti”; “Difficoltà e pericoli del viaggio”; “Centri di ricovero”; “Itinerari degli uomini comuni, dei potenti e dei religiosi”; “Viaggi di San Francesco da Paola”.

Oltre naturalmente all’introduzione, alle sigle, alle abbreviazioni bibliografiche ed agli indici delle figure, dei nomi e dei luoghi.