I misteri di Federico II. È guerra tra gli studiosi

I misteri di Federico II è guerra tra gli studiosi

di Cristina Zagaria

in: "la Repubblica" - ed. Bari - 29 agosto 2002 - Prima pagina

Ogni estate ha un suo giallo: un delitto o un caso irrisolto. Quest'anno il mistero è quello dell'Imperatore Federico II e del suo Castello in terra di Bari. E non è una dissertazione storica. Tutt'altro. Castel del Monte ha più di settecento anni ma è più vivo che mai. è assediato, attaccato, difeso e soprattutto studiato.

Vincenzo Dell'Aere su Repubblica ha sostenuto la tesi che la fortezza federiciana è un tempio esoterico, dove l'imperatore faceva delle riunioni segrete con i più potenti ordini religiosi dell'epoca.

Il professore Gianluca Lovreglio, esperto in storia medievale, invece crede che l'imperatore di Svevia in quel Castello non ci abbia mai messo piede. Anzi forse il maniero è stato ultimato dopo la sua morte. E i due esperti hanno alle spalle fan e sostenitori e soprattutto prove, documenti, teorie, libri. Qual è la verità? Cerchiamo di tornare in dietro nel tempo e capire quali sono le "prove" che portano i due testimoni, alla ricerca dell' Imperatore e delle sue tracce nelle campagne baresi.

Lovreglio: «Ho scritto un saggio per la rivista "Economia e potere". Secondo la mia tesi Castel del Monte è la rappresentazione del potere di Federico II in Puglia. Ed è un tipico castello medioevale, non certo un tempio dell' esoterismo. Tutte le altre teorie non sono supportate scientificamente».

Dell'Aere: «Lo ammetto sono un bancario. Ma da 36 anni studio Castel del Monte dal vivo e non sui testi di storia. E non sono uno stregone che fa degli incantesimi, sono uno studioso di cabala, matematica sacra, trigonometria, ghematria. Nel Medioevo chi studiava queste scienze finiva sul rogo. E a quanto sembra nel 2002 siamo ancora in regime di Santa Inquisizione, i giudici sono i professori universitari».

Lovreglio: «Non è un dibattito con i professori universitari da un lato della barricata e i non accademici dall'altra. Per fare storia non è importante essere bancari o docenti, bisogna semplicemente seguire delle regole, che sono universali. Cioè non bisogna fidarsi di affermazioni e teorie, ma solo di prove e documenti».

Dell'Aere: «Io ho le prove. E parlano le pietre. Tutte le mie teorie derivano dalla decodificazione dei crittogrammi sulle pareti del castello».

Lovreglio: «Per gli storici parlano i documenti. E non ci sono prove scritte che Federico II mise mai piede ad Andria. Castel del Monte è un castello come tutti gli altri, dotato di una cintura muraria e di tutti gli ambienti tipici di una fortezza medievale: come il castello di Oria aveva delle stalle, degli ambienti per i soldati e tutti i comfort del caso. In più chi parla di esoterismo partendo dalla forma ottagonale della costruzione sbaglia in partenza. Non è un ottagono perfetto, per comodità si disegna la pianta con i lati uguali, ma non è così. All'interno del cortile ci sono pareti più lunghe, non fosse altro per il fatto che è sorto su uno sperone di roccia e perciò chi l'ha costruito ha dovuto assecondare le asperità e le irregolarità del terreno. La forma è stata scelta semplicemente perché la corona imperiale era ottagonale e il castello rappresentava la famiglia reale fisicamente sul territorio».

Dell'Aere: «L'ottagono ha un significato preciso».

Lovreglio: Non c'è nessun significato nascosto. Il maniero rientrava in una rete di castelli, come quello del Garagnone tra Gravina e l'attuale Poggiorsini, che è andato distrutto terremoto nel 1731. Insomma faceva parte di una rete di castelli costruiti dai normanni prima e da Federico poi, per la difesa del territorio. Secondo alcuni documenti, per esempio, quando Federico II catturava prigionieri importanti durante la guerra con i comuni del nord li portava in un tour dei castelli del sud Italia per dimostrare, più che altro al papato, che un'eventuale invasione sarebbe stata respinta. È tutto qui, forse è noioso, forse no. Ma non c'è nessuna magia se non quella della storia e di un grande imperatore. Riconosco che le teorie esoteriche sono molto più affascinanti e magari hanno anche più presa sui turisti, ma non sono vere. E possono solo creare falsi miti e disinformazione».

Dell'Aere: «Va bene, io non sono un professore. Ma come mai a pagina 223 del suo libro "Archeologia magica" l'archeologo torinese Alberto Fenoglio parlando di Castel del Monte parla del patto segreto?»

Lovreglio: «Castel del Monte non ha mai avuto nulla a che fare con l'esoterismo né con patti segreti. E per convincerci non ci basta la traduzione di alcuni graffiti. Come sono fantasie le presunte variazioni magnetiche al solstizio d'estate. Non dimentichiamoci delle antenne di Montecaccia e che tutti gli andriesi non vedono bene la tv. Basterebbe solo questo particolare per smontare tutta la teoria del castello 'magico'».

E la guerra di Federico II continua.